MC e sostenibilità

Assomac Dossier

selettivo e all’ingegneria genetica. Siamo anche diventati più efficienti nell’utilizzo delle risorse disponibili. I motori delle automobili e degli aerei, e le centrali energetiche utilizzano meno carburante e meno carbone per ottenere lo stesso quantitativo di energia. E ricicliamo materiali in proporzioni sempre maggiori, ma le soluzioni tecnologiche hanno dei limiti. Per quanto lo sviluppo delle tecnologie sia rapido, esistono tuttora limiti ben definiti alla disponibilità di risorse non rinnovabili, anche se consideriamo le sostanze naturali ancora da sfruttare. Nel futuro prossimo nessuna delle risorse più importanti si esaurirà completamente, ma la riduzione della loro disponibilità potrà renderle proibitive per le persone economicamente più svantaggiate, mettendone a repentaglio il benessere o addirittura l’esistenza. L’aumento del prezzo dell’acqua colpisce già i più poveri moltiplicandone le malattie e riducendo la resa dei raccolti. L’aumento dei prezzi degli alimenti potrebbe inasprire il problema della fame e della malnutrizione. L’aumento del costo dei carburanti potrebbe mietere altre vittime tra gli anziani poveri durante la stagione fredda, anche nei paesi economicamente avanzati. Nella nuova era i poveri potrebbero ritrovarsi a fare i conti con deboli sostituti sintetici prodotti dalle nanotecnologie, anziché disporre di materiali naturali veri e propri. Senza dubbio, sarà d’ora in poi sempre più urgente la sfida posta dal cambiamento climatico, di cui già ora avvertiamo le conseguenze, certamente destinate a diventare molto serie, se non catastrofiche, fra una generazione o due. Con queste premesse, nel 1992 fu organizzata una prima conferenza a Rio de Janeiro, in Brasile, con lo scopo di mettere insieme un piano (ancora molto generico) contro il cambiamento climatico. Non essendoci regole chiare e condivise, per molti anni i singoli paesi hanno agito per conto proprio, litigando spesso su quale fosse la strategia migliore da seguire per ridurre le emissioni. Nel 1997 per fare ordine fu realizzato il Protocollo di Kyoto, che prevedeva una riduzione delle emissioni pari al 5 per cento rispetto al 1990, obiettivo da raggiungere entro il 2012. Il Protocollo di Kyoto Il 16 febbraio del 2005 è entrato definitivamente in vigore il “Protocollo di Kyoto”, il più famoso documento sottoscritto in ambito internazionale per ridurre l’emissione dei gas serra, cioè quei componenti inquinanti

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