MC e sostenibilità

Macchine per pelle e calzature e sostenibilità ambientale

la formazione, la consapevolezza e lo scambio di informazioni relative ai cambiamenti climatici. Il principio delle responsabilità differenziate, al quale si fa già riferimento nel preambolo della Convenzione, viene applicato anche nel contesto dell’adozione di politiche volte a far ritornare, individualmente o collettivamente, le emissioni di gas a effetto serra ai livelli del 1990 entro l’anno 2000: i membri dell’Organizzazione per la cooperazione economica e lo sviluppo (OECD, Organisation for Economic Co-operation and Development) dovrebbero assumere “un ruolo di guida per modificare le tendenze a lungo termine delle emissioni antropogeniche”. Ai paesi caratterizzati da economie in fase di transizione è invece concesso un certo grado di flessibilità. La Convenzione stabilisce un meccanismo per dotare di risorse finanziarie i progetti concernenti i cambiamenti climatici. Questo meccanismo finanziario è gestito, in via provvisoria e sotto la guida della COP, dal GEF con base a Washington. I progetti sostenuti dal GEF vengono attuati attraverso l’operato di tre agenzie: l’UNDP, l’UNEP e la Banca Mondiale. Il GEF fornisce risorse finanziarie per progetti di investimento che presentino vantaggi globali per l’ambiente, per esempio progetti miranti a ridurre le emissioni dei gas a effetto serra aumentando il rendimento energetico e attraverso l’impiego di energie rinnovabili. Il GEF dà anche il suo sostegno per incrementare la capacità dei paesi in via di sviluppo di attuare la Convenzione e di preparare comunicazioni a livello nazionale della COP; esso promuove inoltre cofinanziamenti bilaterali e multilaterali e l’apporto della partecipazione del settore privato e delle sue risorse. Convenzione delle Nazioni Unite per combattere la desertificazione nei paesi colpiti da gravi siccità o desertificazione - Le terre aride coprono circa il 30 per cento della superficie terrestre e ospitano 900 milioni di persone. Distinte in zone aride, semiaride e subumide, queste terre sono tra gli ecosistemi più fragili del mondo. Diversi fattori contribuiscono al diffuso degrado delle risorse naturali nelle zone aride: variazioni climatiche, utilizzazione del territorio e pratiche agricole inappropriate, aumento della densità della popolazione, pressione economica e modificazioni nell’assetto del possesso delle terre.

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