MC e sostenibilità

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struttura volta alla conservazione delle specie e dei loro habitat attraverso l’adozione di rigide misure di protezione per le specie migratrici o per singole popolazioni che siano state incluse nelle categorie in pericolo (queste specie sono elencate nell’Appendice I della CMS). La CMS prevede anche la ratificazione di accordi internazionali per la conservazione e la gestione delle specie migratrici o di singole popolazioni che si trovano in una situazione sfavorevole alla conservazione, o che potrebbero trarre significativi benefici dalla cooperazione internazionale; tali specie sono elencate nell’Appendice II della CMS. La Convenzione comprende anche disposizioni relative ad attività di ricerca collettive e a pratiche coordinate di gestione. Convenzione sulle zone umide di importanza internazionale specialmente come habitat di uccelli acquatici. -QuestaConvenzione, che è stataadottatanel 1971 a Ramsar (lran), spesso detta semplicemente “Convenzione di Ramsar”, è stata sottoscritta, al 1998, da 103 paesi contraenti. La Convenzione è l’unica di questo tipo a occuparsi di una precisa tipologia di habitat. Fino alla COP di Brisbane, inAustralia, nel 1996, non esisteva una strategia generale per la sua attuazione. È stato infine definito compito della Convenzione la “conservazione e l’uso saggio delle zone umide attraverso interventi a livello nazionale e la cooperazione internazionale come strumento per il raggiungimento di uno sviluppo sostenibile in tutto il mondo”. Il concetto di “uso saggio” deve essere inteso come uso compatibile, definito dalla COP di Brisbane come “utilizzazione sostenibile a beneficio dell’umanità in un modo compatibile con il mantenimento delle caratteristiche naturali dell’ecosistema”. Convenzione per la protezione del patrimonio mondiale culturale e naturale. - La Convenzione per la protezione del patrimonio mondiale culturale e naturale (Convenzione sul patrimonio mondiale) è stata adottata il 16 novembre 1972 dalla Conferenza generale dell’UNESCO a Parigi ed è entrata in vigore il 17 dicembre 1975. Il suo obiettivo è quello di promuovere la cooperazione internazionale per la tutela e la protezione dei siti di eccezionale valore culturale e paesaggistico. La Convenzione rappresenta un caso particolare in quanto comprende sia il patrimonio naturale sia quello culturale. Gli estensori della Convenzione hanno dimostrato

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