MC e sostenibilità
Macchine per pelle e calzature e sostenibilità ambientale
del livello dei mari, acidificazione degli oceani, maggior frequenza e intensità dei fenomeni meteorologi estremi, siccità e inondazioni. Emissioni nazionali. Secondo l’articolo 4 gli stati aderenti dovranno puntare a “raggiungere il picco delle emissioni di gas serra il più presto possibile” e impegnarsi in “rapide riduzioni dopo quel momento” per arrivare a “un equilibrio tra le emissioni da attività umane e le rimozioni di gas serra nella seconda metà di questo secolo”. Tutti i paesi “dovranno preparare, comunicare e mantenere” un proprio contributo stabilito a livello nazionale, “il più ambizioso possibile” tenuto conto delle capacità e delle circostanze di ogni nazione. Aiuti finanziari. L’articolo 8 conferma il Meccanismo di Varsavia (stipulato in occasione della Cop19) 89 per valutare perdite e danni (loss and damage) subiti da alcuni paesi a causa del riscaldamento globale, anche se non potrà essere usato come “base per alcuna responsabilità giuridica o compensazione”. Secondo l’articolo 9, inoltre, “i paesi sviluppati devono fornire le risorse finanziarie per assistere i paesi in via di sviluppo”. È confermato il contributo di 100 miliardi di dollari l’anno a partire dal 2020 (il cosiddetto 100 billion goal) concordato nella Cop 15 di Copenhagen nel 2009, anche se non è chiaro come e quando verranno erogati (presumibilmente, su base volontaria). Energie pulite. Nell’articolo 10 si prevede che i paesi sviluppati dovranno investire in tecnologie pulite per ridurre le emissioni di gas serra e aumentare la resilienza (resilience) al cambiamento climatico, promuovendo la collaborazione e il trasferimento tecnologico per azioni di mitigazione (mitigation) e adattamento (adaptation). La verifica degli impegni. Secondo gli articoli 13 e 14, per “promuovere la fiducia reciproca e la realizzazione” delle misure annunciate viene stabilito un sistema “di trasparenza rinforzata” con verifiche periodiche 89 A Varsavia dall’11 al 23 novembre si tenne la diciannovesima conferenza mondiale sul clima (COP 19) e la nona Conferenza dei Paesi membri firmatari del Protocollo di Kyoto (MOP 9). In quell’occasione è stato varato il “Meccanismo internazionale di Varsavia per le perdite e i danni climatici” (“loss and damage”), prendendo quindi il nome della città che ha ospitato la COP. Coi tradizionali pilastri della mitigazione e dell’adattamento ai cambiamenti climatici si fa dunque strada la questione del risarcimento dei danni (richiesto da chi già oggi si trova a subire gli impatti dei cambiamenti climatici) o comunque, come preferiscono interpretarlo i paesi sviluppati, della copertura assicurativa, associata a strategie di riduzione dei rischi.
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