MC e sostenibilità

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della lissa (parte perimetrale della suola), del tacco e della suola intera, la ceratura della suola e la pulitura della tomaia con solventi e/o spazzole. Le operazioni si concludono con le operazioni di apprettatura e di lucidatura dei manufatti. Anche queste operazioni comportano consumi energetici, emissioni dovute all’uso di preparati chimici e inquinamento acustico. In tutte le fasi, l’attenzione va posta al grado di sicurezza in cui operano i lavoratori esposti al rischio di piccoli infortuni (tagli, punture con aghi da cucitura, abrasioni…) o al contatto con collanti, solventi, sostanze lucidanti che possono creare problemi alle vie aeree o provocare dermatiti da contatto se non vengono osservate le norme di sicurezza ed adottati adeguati dispositivi di protezione individuale (DPI) Aspetti ambientali della filiera. Ci sono diverse aree di intervento per la sostenibilità riferite alle singole fasi del processo produttivo di un’impresa calzaturiera. I più comuni aspetti ambientali che caratterizzano la filiera produttiva della calzatura possono essere sintetizzati nei seguenti punti: a. consumo di materie prime (pelli, similpelli, tessuti), materiali (componenti, materiali da imballaggio) e sostanze (inchiostri, vernici, adesivi, solventi, prodotti per finitura); b. consumo di risorse energetiche, principalmente sotto forma di energia elettrica per il funzionamento delle macchine; c. emissioni in atmosfera contenenti composti organici volatili legati all’utilizzo di prodotti a solvente; d. rifiuti (scarti, sfridi e cascami di lavorazione, imballaggi); e. rumore da parte di alcune macchine operatrici. Le principali soluzioni di miglioramento ambientale applicabili ai processi per la produzione di calzature possono riguardare: a. l’utilizzo di prodotti a base acquosa per il trattamento delle materie prime e componenti (serigrafia, finissaggio, verniciatura), incollaggio delle parti (giunteria e assemblaggio) e finitura delle calzature; b. l’impiego di prodotti reticolabili con radiazioni UV per stampa serigrafica e per incollaggio; c. l’uso di adesivi solidi termofusibili per giunteria e altre fasi di assemblaggio; d. il recupero degli scarti di lavorazione a base di cuoio e pellame;

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