G.B. GARBERINI - Pittore
San Pio V accoglie e benedice i bambini, i poveri e gli infermi.
Olio su tela, cm, 240x175
Vigevano, Chiesa Prepositurale di San Pietro Martire.
La pala fu commissionata aI Garberini dal parroco di San Pietro Martire, Giuseppe Robecchi. Si trova sull'altare di San Pio V, fatto costruire intorno al 1468 da1la famiglia Fornassari con dedica a Santo Stefano e successivamente, all'epoca del restauro della chiesa del 1839-40, dedicato a San Pio V, al secolo Antonio Ghislieri (1504-1572) domenicano con il nome di padre Michele, nel convento dell'Ordine a Vigevano. Il tema del dipinto è enunciato dal Boldrini in questi termini: “(...) è tratto dai patrii fasti di S. Pio V, che dai soglio pontificio fa dono ai deputati decurioni di Vigevano di due piazze gratuite per gli studi a prò de'poveri concittadini di belle speranze” . Infatti il Ghislieri, divenuto papa nel 1566, quale testimonianza di predilezione per Vigevano, aveva istituito due borse di studio presso i1 collegio Ghislieri di Pavia da lui fondato, a favore dei giovani vigevanesi. Nel dipinto, tuttavia, non mancano presenze importanti atte a suggerire altri importanti avvenimenti della vita del Santo, poiché se il frate domenicano inginocchiato alle spalle del Pontefice allude all'Ordine religioso del quale il Ghislieri aveva fatto parte; il soldato barbuto sulla destra con il mantello rosso gettato sull'armatura rilucente, ricorda la vittoria contro i Turchi ottenuta sotto il pontificato di Pio V, con la battaglia di Lepanto del 7 ottobre 1571. Stilisticamente il dipinto appartiene alla giovanile attività dell'artista che, fresco di studi, è portato a soluzioni figurative e tipologiche un poco scolastiche, come nella figura di spalle in primissimo piano, di reminiscenza carraccesca e nella presenza del soldato barbuto di memoria tardo-cinquecentesca. Bella è la scelta di teste in primo piano, sulla destra, affini per purezza di linee e per intensità espressive, a figure ingresiane.
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