G.B. GARBERINI - Pittore

Sommariva e Luigi Sabatelli, figlio dell'omonimo professore 21 . Nel 1838 era premiato con l'accessit per l’invenzione in disegno, nella sezione denominata Figura in disegno ed in plastica 22 ; sezione all’ interno della quale era premiato anche l'anno successivo, cumulando ben tre riconoscimenti per “l'azione aggruppata in disegno”, per “l'azione semplice in disegno”, infine per “l'Accademia dipinta” 23 . Dunque il Garberini frequento la scuola di nudo anche Nei successivi anni accademici 1818-19 e 1819-40, e al termine del biennio l'Arienti annotava che il giovane << ha ottenuto l’onore del secondo accessit alla Accademia dipinta, d'altro accessit alla Figura palliata della Vestale>> 24 In effetti, risulta più chiaramente dagli atti dell'Accademia, Garberini otteneva l'accessit "per l'invenzione della statua palliata in disegno” e il 3° accessit per “l'Accademia dipinta” 25 . Giovan Battista terminò il brillante curriculum dei suoi studi nel 1841, anno in cui risulta ancora premiato al nudo con altri quattro premi scolastici 26 . In quello stesso anno, Garberini otteneva il più alto riconoscimento di merito conseguibile in Accademia, ossia l'ambito premio di pittura: se lo aggiudicava con il dipinto più considerevole della sua giovanile attività, ossia con Diomede ed Ulisse retrocedono dal tempio con l'involato Palladio . Il dipinto fu lodato <>, qualità queste per le quali il quadro offuscò i pregi degli altri dipinti in concorso 27 . il tema era tratto dal Secondo libro dell'Eneide, esattamente dal racconto con il quale il greco Sinone induce i Troiani ad introdurre entro le mura il famigerato “ cavallo di legno”, presentato quale dono votivo degli Achei alla dea Atena. 21 Cfr. Registro della Scuola di Nudo . Anno scolastico 1837 – 38, n. progressivo 34. 22 Cfr. Atti dell’Accademia delle belle Arti in Milano . Milano, 1838, p. 39. L’accessit era riconoscimento molto importante, poiché veniva conferito a chi, nel concorso accademico, riportava la votazione che più si avvicinava a quella premiata. 23 Cfr. Atti dell’Imp. Regia Accademia delle Belle Arti in Milano. Estratto dei giudizi delle commissioni straordinarie per grandi concorsi dell’anno 1839 , Milano, 1839, pp. 35_36 24 Cfr. Registro della Scuola del nudo . Anno scolastico 1840. 25 Cfr. Concorsi di Seconda Classe. Giudizi delle Commissioni permanenti. Premiati in Atti dell’Imp. Regia Accademia delle Belle Arti di Milano . Milano, 1849, pp. 25-26.

I greci si erano infatti macchiati di grande colpa nei confronti di quella divinità, un tempo loro favorevole, avendo profanato il tempio della dea sull'Acropoli di Troia. Ulisse e Diomede, introducendosi nella città nemica si erano impadroniti della statuetta di Pallade, custodita in quel tempio, simulacro dal cui possesso, secondo i responsi degli oracoli, dipendeva la sorte di Troia. <> 28 . Per riconquistare il favore della dea, narrava Sinone, i Greci avevano costruito il cavallo di legno, in dimensioni così smisurate onde evitare che i Troiani potessero introdurlo entro le mura della propria città, ottenendo così per loro la benevolenza di Atena. Così la spedizione sacrilega di Ulisse e Diomede, per quanto fatto apparentemente accidentale nel contesto del poema virgiliano, si dimostra in realtà all’origine del complesso meccanismo architettato dallo stesso Ulisse per sorprendere e vincere il nemico. Il Garberini pare cogliere esattamente il significato dell’episodio, evidenziando l’eroica possanza dei due protagonisti, raffigurati nell’atto di scavalcare i corpi senza vita dei nemici che invano si sono opposti all’impresa. Non è l’atto cruento di per sé il motivo principale della raffigurazione, quanto il senso di ineluttabilità del fato, che fa dei sacrileghi due eroi virtuosi, mentre l’atmosfera agghiacciante nella quale si muovono i due protagonisti, è drammaticamente presaga delle tristi vicende successive, che avrebbero definitivamente sconvolto quei lidi silenti. Di questo dipinto, che è oggi nei depositi della Pinacoteca di Brera 29 , lo stesso Garberini fornì ai 26 Cfr . Registro della Scuola si Nudo . Anno scolastico 1840-41 (Milano, Archivio dell’Accademia di Brera). 27 Cfr. Atti dell’Imp. Regia Accademia delle Belle Arti di Milano per la distribuzione dè premi fattasi da S.E. il Sig. Conte di Spaur Governatore delle Provincie Lombarde, il giorno 1 Settembre 1841 , Milano, 1841, pp. 24-25. Il dipinto del Garberini era contrassegnato con il n° 5 e dal motto “Mi basti il dir che cò miglior pugnai” 28 Cfr. Virgilio, Eneide, versione poetica di Adriano Bacchielli, Torino, 1963, p. 75 (versi 238-248) 29 Più precisamente, il dipinto si trova in deposito presso il Compartimento doganale di Ispezione, in via Valtellina 1.

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