Dal saper come fare al saper cosa fare

Capitolo primo

La ricerca di nuovi fattori di competitività va di pari passo con la ri cerca di nuovi mercati di sbocco. Le esportazioni, inizialmente rivolte agli sta ti del sud –dalla California al Messico– iniziano ad estendersi a Cuba ed al SudAmerica e sino all’Australia. Le innovazioni investono gli ambiti più sva riati: le scarpe iniziano ad essere vendute in scatole –e nasce la prima fabbrica di scatole–, si distingue fra destra e sinistra e la differenziazione del prodotto si spinge sino alla creazione di linee dedicate, come nel caso delle calzature destinate ai consumatori di cultura spagnola. Nelle restanti due fasi la competitività del comparto calzaturiero del Massachusetts si consolida sia in virtù delle innovazioni organizzative che di quelle tecnologiche. Sul versante del lavoro si afferma l’organizzazione per “squadre” (gang) come soluzione che consente sia di contenere i costi del per sonale sia di ovviare ai tradizionali 7 anni di apprendistato richiesti per la formazione del calzolaio. Nella gang è presente un solo “supervisore”, che conosce l’arte, mentre tutti gli altri sono “specializzati” in una singola opera zione: “one of the gang was a laster, another a pegger, one an edgemaker, one a polisher” 3 ; la divisione del lavoro che traspare da tale soluzione lascia intrave dere la futura comparsa della fabbrica con la sua organizzazione del processo produttivo sotto un unico tetto. Certamente non minore è il contributo offerto dalla tecnologia. La cre atività tecnologica che caratterizza Lynn e dintorni è impressionante sia per numero di macchine inventate sia per varietà delle figure che le creano. L’in troduzione di innovazioni è continua e tutt’altro che episodica: nel 1848 George W. Parrot modificando il pantografo da tornio crea la prima macchina per graduare i modelli; nel 1851 John B. Nichols, un calzolaio, riesce a chiudere i fori lasciati dal passaggio dell’ago e rende di fatto possibile l’utilizzo della macchina da cucire anche nel calzaturiero; nel 1852, e quindi non a caso, John Wooldredge impiega per primo nella sua fabbrica di Lynn la cosiddetta dry thread, cioè la prima macchina impiegata nella cucitura delle tomaie. Infine, nel 1858 ad Abington, sempre nel Massachusetts, Lyman Reed Blake inventa una macchina per cucire le suole alle scarpe. Il brevetto viene rilevato da Gordon McKay che ne finanzia lo sviluppo ulteriore. Le scarpe à la McKay potendo prescindere da semenze in legno o ferro presentano livelli di legge rezza e di flessibilità nettamente superiori. Con l’ultima fase si afferma il sistema di fabbrica, cioè la soluzione

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