Dal saper come fare al saper cosa fare

INTRODUZIONE

specializzazione produttiva; e la ridefinizione del ruolo del rivenditore. Nel Capitolo 5 sono percorse le tappe che portano il comparto mecca no–calzaturiero italiano alla l eadership internazionale. La “scoperta” dei mer cati internazionali da parte delle imprese italiane quali sbocchi per le proprie macchine contempla fasi differenti: dall’iniziale attività sporadica di qualche pioniere italiano e di qualche “importatore” estero, alle iniziative “pianifica te” di alcuni imprenditori che puntano alla conquista dei nuovi mercati rap presentati dai grandi paesi in via di prima industrializzazione, nonché alla capillare diffusione internazionale delle tecnologie italiane che costituisce la legittimazione ultima dell’acquisita leadership internazionale. Con la vulcanizzazione della gomma Charles Goodyear ha posto le premesse per la produzione di scarpe “alternative” a quelle in cuoio sia per il tipo di materia prima impiegato sia per il processo produttivo adottato. Nel segmento delle macchine per il sintetico l’Italia vanta un patrimonio tecnolo gico ed una reputazione uniche nello scenario internazionale. Il Capitolo 6 delinea le diverse fasi dell’affermazione della produzione nazionale ponendo in evidenza come anche in questo caso lo sviluppo locale delle competenze assuma particolare rilievo nel plasmare il comparto nazionale. Le Istituzioni svolgono un ruolo importante nel definire le regole della competizione economica ed industriale. Lo studio non poteva quindi trascurare l’approfondimento del tema dell’associazionismo per le imprese del settore. Alla costruzione dell’Associazione dei produttori italiani di macchine per calzature, conceria e pelletteria ed al ruolo da essa giocato nell’evoluzione del comparto nazionale è quindi dedicato il Capitolo finale del volume. In esso si richiamano i tempi e le modalità del passaggio da imprese a “tessuto di imprese”, nonché il processo di maturazione che ha portato queste ultime ad essere consapevoli dei vantaggi associati all’azione coordinata. In ragione del costituire una delle ini ziative “governabili” da un’Associazione, il capitolo ripercorre la storia del Simac, cioè di quella che è divenuta alla fine del secolo la più importante vetrina inter nazionale della tecnologia meccano-calzaturiera. Il punto sullo stato di salute dell’associazionismo offre infine lo spa zio per esplicitare la domanda finale che ognuno dei capitoli ha contribuito a costruire: le competenze sinora sviluppate dall’industria italiana delle mac chine per calzature continueranno a consentirle di scrivere il capitolo iniziato da Antonio Ferrari nel 1900 o dovranno essere aperti nuovi paragrafi?

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