Dal saper come fare al saper cosa fare

Capitolo settimo

to finale relativo alla capacità delle imprese italiane di aprire nuovi paragrafi nel loro capitolo della storia dell’industria delle macchine per calzature.

L’associazionismo in attesa dell’identità associativa

Come tutte le organizzazioni volontaristiche un’associazione industriale nasce e si sviluppa a partire dalla percezione di un’identità comune e condivisa da parte delle imprese che ad essa daranno vita. Lo sviluppo di un mercato, e l’implicita condivisione del prodotto che in esso si scambia, precede quindi generalmente la nascita dell’eventuale associazione industriale. L’industria delle macchine per calzature non fa eccezione e, nel tentativo di costruire una propria identità asso ciativa, le imprese del comparto nazionale aderiranno e si faranno promotrici nel tempo di iniziative fra loro diverse e, talvolta, persino conflittuali. L’associazionismo all’interno del comparto inizia ad essere oggetto di discussione quale scelta consapevole e motivata negli anni ’50, sebbene sin dagli albori nazionali esistano sia una rappresentanza istituzionale, che raggruppa l’in sieme delle industrie meccaniche, sia dei pionieri meccano-calzaturieri dell’associazionismo. L’associazione che raccoglie le prime adesioni delle imprese meccano calzaturiere è Anima, cioè l’Associazione Nazionale delle Industrie Meccaniche eAffini. I pionieri del comparto sono rappresentati dalle 4 imprese che compaio no nel primo annuario dell’Associazione, nel 1919, e dalle 8 che compongono la sezione delle “Macchine ed apparecchi per calzaturifici, loro parti ed accessori” in quello successivo del 1925 (Tabella 1) . Per una maggiore consistenza del com parto occorre attendere l’annuario del 1938, quando le imprese che aderiscono adAnima divengono 20. La spinta all’associazionismo è però più apparente che reale e risente fortemente delle leggi del 1934 sull’organizzazione corporativa dello Stato fasci sta che obbliga le aziende ad aderire alle associazioni territoriali e settoriali. Non dimeno l’elenco degli associati adAnima si allunga significativamente e ad im prese ormai affermate, quali la Antonio Ferrari e la Secondo Mona, si aggiungo no gran parte delle officine vigevanesi più antiche quali la Svimdi FeliceMinola, la Fimac di Francesco Colli e la Bertolaja & Bariani. Inoltre, fra le aziende asso ciate ad Anima, compare la United Shoe Machinery Co d’Italia, in quanto l’azienda americana dispone anche di un’officina di produzione a Milano e di

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