Dal saper come fare al saper cosa fare
L’ALTERNATIVAALLACALZATURA IN CUOIO. MATERIALI NUOVI E NUOVE TECNOLOGIE
turiero. Del Pvc, la cui polimerizzazione ne rende possibile lo sfruttamento industriale sin dagli anni ’30, si è detto. Per quanto concerne la tecnica del l’iniezione, il primo brevetto statunitense per una macchina a iniezione viene fatto risalire alla seconda metà dell’Ottocento. In Europa, la costruzione delle presse per iniezione inizia nel 1923 in Germania con modelli manuali. Sempre in Germania, nel 1926, viene introdotta una macchina pneumatica di limitata capacità, circa 30 grammi, in cui il pistone iniettore è comandato da un cilindro ad aria compressa, mentre la chiusura della stampo rimane ancora manuale 5 . In Italia la prima pressa per iniezione viene costruita da Marco Giani nel 1940. Nel 1954 Presma, l’impresa fondata a Torba nel 1937 dai fratelli Canziani, inizia la costruzione su scala industriale di presse verticali per la produzione di tacchi e, successivamente, per prima in Europa sviluppa una pressa a tavola rotante sulla quale trovavano posto diversi stampi. Per l’industria nazionale l’avvento del Pvc segna anche l’inizio dello sviluppo di Padova quale nuovo polo meccano-calzaturiero. Favorito dalla presenza e dalla nascita di imprese quali Nordica, Dolomite, Tecnica, Lotto, Diadora e Simod –in altri termini il distretto della calzatura sportiva e per il tempo libero di Montebelluna– il comparto di Padova si focalizza sulla pro duzione di macchine per la lavorazione del sintetico destinate all’industria calzaturiera sino a divenire il più importante polo produttivo internazionale. Negli anni ’60, è proprio la Nordica di Vaccari che finanzia la Lorenzin per sviluppare una macchina per la produzione di scarponi da sci. Fedele alle proprie tradizioni, anche in questo caso Virgilio Lorenzin presenta a Vaccari un modellino in legno della macchina, oltre agli usuali disegni tecnici. Nondimeno, grazie alla Ferrari, è ancora Vigevano il luogo ove inizia la ricerca di soluzioni tecnologiche che consentano lo sfruttamento del Pvc in ambito calzaturiero. Acquistato in Francia un brevetto per la trasformazione del Pvc, la Ferrari presenta nel 1957 la prima macchina ad iniezione diretta su tomaia e nel 1960 immette sul mercato le prime presse a carosello per la produzione totalmente stampata di calzature in Pvc. Antonio Ferrari, rispettivamente fi glio e nipote di Giuseppe e del fondatore Antonio, ricorda come inizialmente il fabbisogno dei componenti impiegati per ottenere il Pvc fosse stato ampia mente sottostimato dall’impresa che forniva loro le sostanze chimiche, la te desca Hüls, e che, fra le altre, aveva segnalato loro il brevetto francese. In tal
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