ATOM _- Autobiografia di un'impresa metanazionale
La Cina delle riforme e il settore meccano-calzaturiero Patrizia galli
Introduzione
Nel 1978, quando Deng Xiaoping 1 lanciò la Politica di Apertura e Riforme ( kaifang gaige zhengce ), pochi immaginavano i contorni del panorama econo mico e sociale che si sarebbe delineato nei successivi decenni. Da oltre vent’anni i Piani Quinquennali 2 avevano imbrigliato le forze produttive entro una stretta maglia di regolamentazioni emanate da Pechino, impedendo ogni forma di iniziativa economica privata e limitando fortemente le autonomie delle ammi nistrazioni locali. Tuttavia, lo sviluppo economico non si era arrestato, tanto che negli anni Settanta la Cina poteva contare su un discreto numero di tecnici specializzati e su un’industria in grado di soddisfare i bisogni, seppure essen ziali, di una vasta popolazione. Per tutti gli anni Sessanta e Settanta si stima una crescita del pil pari al 5% annuale 3 . Dopo la morte di Mao (1976), quando la linea riformista prese il sopravvento, Deng intraprese con forza la strada delle riforme, iniziando dal settore agricolo, che all’epoca generava il 28% del pil cinese 4 , occupava oltre il 70% della forza produttiva 5 ed era dunque di vitale importanza per il paese. Tale riforma prevedeva innanzi tutto la cessione delle terre ai coltivatori con contratti di usufrutto, senza restrizioni riguardo cosa o quanto dovessero coltivare sui terreni loro concessi e, contemporaneamente, apriva uno spazio, dapprima limitato e via via sempre più ampio, a piccoli investimenti privati nel settore manifatturiero. Alla famiglia contadina veniva così concesso di diversificare le proprie attività produttive: mentre da una parte poteva mantenere il terreno per coltivare quanto fosse risultato più redditizio e venderlo nei mercati urbani, dall’altra poteva impiegare il ricavato per investirlo in semplici macchinari e iniziare un’attività collaterale di piccoli allevamenti o di trasformazione dei prodotti agricoli ( sidelines production ). Nelle province più meridionali, il Guangdong e il Fujian, vicine allo sbocco commerciale di Hong Kong, e da Hong Kong verso il resto del mondo, una veloce accumulazione del capitale permise la nascita delle prime fabbriche manifatturiere private. Que-
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