ATOM _- Autobiografia di un'impresa metanazionale
con l’estero. Fino a qualche anno fa, l’ancoramento dello yuan al dollaro e la formazione di grandi riserve in dollari e altre valute Oecd poggiava sull’ap parente solidità di queste economie. Questa convinzione è stata fortemente incrinata dalla crisi e dal rischio di un rinnovato ciclo recessivo. Già durante la crisi la Cina ha cercato di allargare l’uso della propria moneta negli scambi regionali e di elevarla progressivamente a moneta internazionale. Il cammino verso questo obiettivo sarà lungo e dovrà passare attraverso la liberalizzazione del tasso di cambio e della circolazione dei capitali. Le autorità cinesi lo sanno, anche se temono le conseguenze che queste misure potrebbero avere sulla sta bilità del sistema politico. Tuttavia, la finestra aperta dalla crisi internazionale potrebbe offrire un’ec cezionale opportunità per la svolta del modello di crescita verso i consumi e il benessere della popolazione allargando la base del consenso sociale. Spetterà alle autorità cinesi fare di necessità virtù. 1. Cfr. International Monetary Fund (imf), New Growth Drivers for Low-Income Countries: The Role of brics, prepared by the Strategy, policy and review department , January 12, 2011, p. 9. 2. Sebbene il remimbi si sia apparentemente apprezzato di circa 30% dal 2005 fino al 2011 rispetto al dollaro in termini reali, la Cina, non rivelando la composizione del paniere di monete alle quali la moneta è ancorata, mantiene sempre vivo un dibattito sulla politica del cambio, cfr. W.M. Morrison and M. Labonte, China’s Currency policy: An Analysis of the Economic Issues , CRS Report to the Congress of the US, December 19, 2011, in http://www.fas.org/sgp/crs/row/ RS21625.pdf. 3. Scendendo per la prima volta di poco, a 3,18 trilioni nel dicembre 2011, a seguito della pro gressiva riduzione del surplus di conto corrente, cfr. http://www.bloomberg.com/news/2012-01-13/ china-foreign-exchange-reserves-drop-for-first-quarter-in-more-than-decade.html. 4. Questo riguarda anche gli sforzi di commercializzare la propria moneta negli scambi interna zionali, un’area in cui la Cina è riuscita a registrare qualche successo. Attualmente sul totale degli scambi commerciali in renminbi l’Asia conta per il 78,6% e sul commercio mondiale le transazioni in renminbi sono salite dal 2.2% nel 2010 al 10% nel 2011, relazione video di Jiu Zhinxia, People’s Central Bank , alla Conferenza su Internationalisation of Renminbi , June 7-8 2012, University of San Diego California, in http://china.ucsd.edu/research/Conferences/RMB/RMB-conference.shtml scaricato il 3 luglio 2012. 5. I dati, salvo che altrimenti riferiti, provengono dalle statistiche ufficiali cinesi. 6. Cfr. http://www.reuters.com/article/2012/04/09/us-china-economy-inf lation-idU SBRE83801T20120409. 7. I tassi di interesse sono stati aumentati 5 volte e le riserve bancariemolte volte dall’ottobre 2010, ve di http://www.ft.com/ intl/cms/ s/0/ 8a9d8da4-c238-11e0-bc71-00144feabdc0.html#axzz1UVyhxH3t. 8. C.E. Walter and F. J.T. Howie, Red Capitalism. The fragile Financial Foundation of China’s Extra ordinary Rise , Singapore, John Wiley & Sons (Asia) Pte. Ltd, 2011. 9. E. Chancellor, China’s bad debts a cause for concern , in “Financial Times”, July 10, 2011, e V. Chan, China Market Strategy , in Asia/Pacific China, Equity Research Credit Suisse , 20 June 2011. Cfr. anche M. Pettis, How do we know that China is overinvesting? , in China Financial Market, Carnegie Endowment , November 21, 2011, che insiste sulla combinazione di un alto tasso di investimento e Note
216
Made with FlippingBook Digital Publishing Software