ATOM _- Autobiografia di un'impresa metanazionale
Atom a scuola di Common Law : Inghilterra, Stati Uniti e Canada Carlo alberto Canevale maffè
Laddove la legge è consuetudinaria, il pragmatismo conta più dei principi. Per la cultura Atom, l’incontro con il mondo anglosassone è stato un’efficacissi ma scuola di strategia pragmatica. Senza averla derivata da un codice normativo di emanazione centrale, Atom ha imparato sul campo dei mercati anglosassoni la lingua di un nuovo mercato, oltre il proprio tradizionale territorio calzatu riero: quell’inglese industriale che nel tempo ha spinto a ridenominare il core business aziendale da “fustellatrici oleodinamiche” a cutting systems , che ha progressivamente condotto alla diversificazione dei prodotti verso le applica zioni industriali e che ha fatto apprendere i rudimenti di un diverso modello di approccio ai grandi clienti globali. Oggi per Atom il Nord America è il singolo mercato più importante al mondo per i sistemi di taglio industriali avanzati e rimane la nuova frontiera per l’evoluzione del proprio modello di business nella prospettiva dei servizi. I paesi anglosassoni non sono quindi stati, nell’educazione al mercato dell’ancora giovane modello imprenditoriale di Atom, un posto ordinario; né i propri partner inglesi, statunitensi, canadesi sono stati un canale come un altro. E infine, non sono stati clienti qualsiasi i grandi gruppi industriali nordame ricani e inglesi nel settore automotive , oil & gas , o dell’accessoristica sportiva. Essi hanno cambiato la storia dell’azienda, lentamente ma inesorabilmente: fax dopo fax, mail dopo mail , visita dopo visita. Il paziente lavoro quotidiano di relazione con i mercati anglosassoni ha affermato, nella realtà dei fatti e della base installata, la centralità dei mercati industriali diversi dal comparto calzaturiero, per molto tempo derubricati nella cultura aziendale –ma anche nella sua reportistica contabile e quindi nella logica gestionale che la interpretava – come marginali vendite “fuori settore”. Dove, se c’è bisogno di ricordarlo, il “Settore” per antonomasia era quello calzaturiero. Per i primi anni dell’esperienza di diversificazione guidata dai partner an glosassoni, vendere una trancia a ponte da 100 tonnellate alla Rolls Royce o alla General Motors era considerato una divagazione “fuori settore”, opportu-
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