ATOM _- Autobiografia di un'impresa metanazionale

business calzaturiero. La spinta verso l’innovazione del modello distributivo e il rapporto diretto con i mercati porta a creare una rete di filiali commerciali estere. La prima subsidiary è quella brasiliana, nata nel 1991. L’attenzione al Brasile è determinata dalla crescita dell’industria calzaturiera in America Latina e dall’elevato protezionismo del mercato brasiliano, aggirabile solo grazie a un insediamento locale. Tuttora la filiale brasiliana costituisce un hub strategico per servire i clienti del paese e in generale dell’America del Centro-Sud. Nel 2000 viene costituita la prima società in Cina, nella Free Trade Zone di Shangai, seguita dallo stabilimento di Fengxian nel 2003. Nel 2001 viene creata la filiale spagnola, seguita da filiali nel Regno Unito, negli Stati Uniti, in Spagna, in Francia e in Germania. Queste ultime sono principalmente orientate alla vendita di macchine a taglio continuo per i settori industriali non calzaturieri. Il gruppo Atom oggi con le differenti realtà produttive e di vendita costitu isce di fatto un caso di quelle multinazionali tascabili o micro multinazionali, descritte dalla letteratura italiana ed estera come unmodello capace di confronto con le più note grandi multinazionali. La peculiarità di Atom risiede nell’aver governato un processo complesso di diversificazione produttiva, geografica e di mercato/settore, giungendo fino alla creazione di un gruppo internazionale facendo ricorso soprattutto alle proprie risorse interne. In tal modo il processo ha consentito uno sviluppo sostenibile, che ha permesso di attraversare due pesanti momenti di crisi internazionali di settore e di immaginare nuove direttrici di crescita. 1. S. Mariotti, M. Mutinelli, Italia multinazionale 2003. Le partecipazioni italiane all’estero ed estere in Italia , Rapporto predisposto per ice da Politecnico di Milano e r&p, Roma 2003. 2. S. Zaheer, Overcoming the liability of foreignness , in “The Academy of Management Journal”, 38, 1995, n. 2, pp. 341-363. 3. A. Zucchella, M.E. Maccarini, I nuovi percorsi di internazionalizzazione, Giuffrè, Milano 1999. 4. J. Johanson, E. Vahlne, The Internationalization Process of the Firm: AModel of Knowledge Deve lopment and Increasing Foreign Market Commitment , in “Journal of International Business Studies”, 8, 1977, pp. 23-32. 5. B.M. Oviatt, P.P. Mcdougall, Toward a theory of international new ventures , in “Journal of Inter national Business Studies”, 25, 1994, n. 1, pp. 45-64. 6. A. Zucchella, P. Scabini, International Entrepreneurship Theoretical Foundations and Practices, Palgrave Macmillan, Basingstocke 2007. 7. C. Pepe, A. Zucchella, L’internazionalizzazione delle imprese italiane , il Mulino, Bologna 2009. 8. M. Rennie, Global competitiveness: Born Global , in “McKinsey Quarterly”, 4, 1993, pp. 45-52. Note

il Processo di internazionalizzazione di atom

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