ATOM _- Autobiografia di un'impresa metanazionale

Il software , questo sconosciuto. Una testimonianza miChele Cantella

“Al prudut, cul che cunta l’è ammà al prudut e nient’altar!” ( il prodotto, ciò che conta è solamente il prodotto e nient’altro ). Questa è senza dubbio la frase che mio padre, Emiliano Cantella, pronuncia va in modo ricorrente in occasione delle discussioni che animavano le riunioni in azienda. Confesso che le prime volte in cui sentivo questa frase, senza dubbio riduttiva e addirittura provocatoria se interpretata alla lettera, me ne sfuggiva il vero significato. Solo dopo alcuni anni di esperienza capii finalmente cosa queste parole volessero realmente comunicare a chi le ascoltava. In quel periodo infatti, i primi anni ’90, dopo la laurea in Informatica ed una breve esperienza di lavoro presso un’azienda di elettronica specializzata in controlli numerici per automazione industriale, fui chiamato in azienda per rinforzare l’allora nascente team di sviluppo software che stava prendendo pie de sotto la spinta della ricerca per i nuovi prodotti. Le nuove tecnologie che si stavano affermando in quel periodo erano infatti principalmente rappresentate dall’elettronica e dai computer che allora stavano incominciando a miniaturiz zarsi e a potenziarsi e ad essere perciò fruibili anche dalle macchine industriali. Questo concetto mi era stato a suo tempo fatto presente da mio fratello Stefano, allora progettistameccanico inAtompurtroppo prematuramente scom parso, che in molteplici occasioni mi aveva fatto intendere quanto l’informatica sarebbe stata importante per la nostra azienda nell’immediato futuro. Mai previsione fu più azzeccata. Da allora il team di sviluppo software ha avuto un’importanza crescente nella progettazione dei prodotti tecnologici commercializzati da Atom fino al punto che farne a meno oggi risulterebbe cosa assolutamente impensabile. Ma torniamo all’importanza del prodotto, la cui semplicità e affidabilità, nella cultura dei tre fondatori, rivestivano un’importanza fondamentale per il successo dell’azienda. Ricordo bene a tal riguardo quando mio padre mi raccontò che un giorno dovette recarsi per un’assistenza di una trancia Atom a San Daniele del Friuli

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