ATOM _- Autobiografia di un'impresa metanazionale
costruttive delle proprie macchine che rendono possibili queste trasformazio ni. Quindi è destino che un’impresa come Atom debba essere protagonista dell’innovazione. Si sa che l’innovazione può avere due “passi” diversi: può essere, da un lato, di tipo incrementale, ossia basata su un aggiornamento continuo dei propri prodotti, tale da garantire quel margine di vantaggio competitivo agli stessi che li fa preferire a quelli dei concorrenti. È quello che è successo nella evoluzione, per esempio, di molte famiglie di macchinari utilizzati nelle fasi più importanti della costruzione della scarpa: da meccanismi semplici essi sono diventati mac chinari automatici e infine complessi dispositivi meccatronici. Caratteristiche e prestazioni che sono progressivamente migliorate nel tempo, crescendo al passo dello sviluppo della componentistica meccanica, idraulica, pneumatica ed elettronica impiegata nelle macchine stesse. Confrontando però il modo con il quale oggi si “monta” a macchina una tomaia con quello in cui le prime macchine eseguivano lo stesso compito (il montaggio manuale è un’altra cosa e si riferisce a un altro momento storico) non si può non notare come le ope razioni, i passaggi e il loro susseguirsi siano sostanzialmente gli stessi; cambia solo come macchina e uomo si ripartiscono i compiti. Dall’altro, nella storia della produzione calzaturiera ci sono stati anche alcuni “momenti di discontinuità”, ossia fasi nelle quali l’innovazione è stata decisa mente radicale, cambiando nello stesso tempo strumenti e organizzazione, e introducendo novità che, nell’arco di pochi anni, hanno profondamente modi ficato il modo di fare le cose. Pochi e al contempo importanti sono i momenti di cambiamento sui quali è utile soffermarsi: tre in particolare sono quelli che vale la pena segnalare. Il primo riguarda l’introduzione della tecnica costruttiva con iniezione diretta della suola su tomaia: fino a quel momento, suola e tomaia, i due com ponenti più importanti della scarpa, erano stati assemblati una all’altra, o incol landoli (nel modo più semplice) o cucendoli (modo più complesso e pregiato). L’evoluzione della chimica delle materie plastiche, la tecnologia degli stampi e lo sviluppo di famiglie di macchinari specializzati per l’iniezione hanno reso possibile un processo diverso nel quale la suola si forma direttamente sulla tomaia e si salda contemporaneamente a essa. Si tratta di un modo totalmente differente di pensare la scarpa e le sue parti, che molto si presta alla automazione e che riduce drasticamente il numero delle operazioni di montaggio. Un cam bio nella natura del prodotto reso possibile, ossia abilitato, dalla disponibilità della tecnologia adatta: un esempio importante di innovazione concomitante di prodotto e di processo. Ed è significativo ricordare come tra le più recenti acquisizioni di Atom vi sia Main Group, uno dei produttori storici e più affer mati di macchinari di questo tipo, a riconferma di quel ruolo di “protagonista (ancorché indiretto) dell’innovazione” del quale si è parlato poco prima.
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