MC e sostenibilità

Assomac Dossier

2008 e il 2012, in misura diversa tra stato e stato (l’8% per l’Ue a 15 e altri paesi, percentuali inferiori per altre nazioni) rispetto ai livelli presenti nel 1990. Il protocollo è entrato in vigore solo il 16 febbraio 2005: perché questo avvenisse, infatti, avrebbe dovuto essere ratificato da almeno 55 paesi, responsabili complessivamente di almeno il 55 per cento delle emissioni, condizione raggiunta solo con l’adesione della Russia nel novembre 2004. 7. COP18 Doha. Nel 2012 durante la Cop18 a Doha è stato approvato un emendamento che prevedeva un secondo periodo di impegno, dal 2013 al 2020, che però non è entrato in vigore in quanto solo 50 nazioni vi hanno aderito. 8. Copenhagen e Cancun. Dalla Cop15 di Copenhagen ci si aspettava un accordo forte e vincolante, e invece ci si è ritrovati con un patto non solo non costrittivo, che non puniva chi non aveva rispettato gli impegni presi e che prevedeva una riduzione delle emissioni non sufficiente, ma soprattutto con un accordo non approvato dall’assemblea. Tuttavia, Copenhagen ha portato all’accordo di Cancun dell’anno seguente dove è stato confermato molto di quanto discusso in Danimarca: un impegno a ridurre le emissioni di gas serra a seconda delle possibilità di ciascun paese, la fondazione del “Green Climate Fund”, la promessa (poi mantenuta) di stanziare 30 miliardi di dollari entro il 2012 nei paesi in via di sviluppo, l’istituzione dei già citati 100 billion goal e l’ambizione di contenere l’aumento della temperatura entro la fine del secolo al di sotto di 2°C. 9. Green Climate Fund. Il GreenClimate Fund è un organo internazionale deputato al trasferimento di finanziamenti e tecnologie dai paesi industrializzati a quelli in via di sviluppo, con l’obiettivo di assistere questi ultimi nella messa in atto di progetti di riduzione delle emissioni di gas serra e di adattamento alle conseguenze dei cambiamenti climatici. Ha sede a Incheon, in Corea del Sud, è gestito da un board composto da 24 membri e dovrebbe essere uno degli attori principali per il raggiungimento del 100 billion goal. 10. Accordo di Parigi. L’11 dicembre 2015 a Parigi i delegati di 195 paesi che hanno partecipato alla Conferenza mondiale sul clima (Cop21) hanno firmato un accordo in cui si impegnano a ridurre le emissioni inquinanti in tutto il mondo. L’importanza dell’accordo è data sostanzialmente dal fatto che è stato sottoscritto da tutti i paesi partecipanti: anche da quelli emergenti, che spesso sfruttano

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