MC e sostenibilità
Macchine per pelle e calzature e sostenibilità ambientale
indipendenti. La Conferenza sull’ambiente e lo sviluppo delle Nazioni Unite (UNCED) ha dato corso a nuovi sviluppi istituzionali nell’ambito del sistema delle Nazioni Unite. Per favorire e controllare i progressi nell’attuazione di Agenda 21 a livello nazionale, regionale e mondiale, e per promuovere orientamenti decisionali integrati e razionalizzati sulle questioni concernenti l’ambiente e lo sviluppo, è stata creata la Commissione per lo sviluppo sostenibile (CSD, Commission on Sustainable Development), formata dai rappresentanti di 53 stati eletti dall’ECOSOC con la dovuta attenzione a una equilibrata distribuzione geografica. In considerazione della loro crescente importanza, è stato conferito alle NGO lo status di osservatori nell’ambito della CSD. La CSD va considerata come un forum per l’ulteriore attuazione di Agenda 21, dal momento che non è dotata di alcuna autorità giuridica o sul budget. È stato inoltre creato il Comitato interagenzie per lo sviluppo sostenibile (IACSD, Inter-Agency Committee on Sustainable Development) per fornire un ulteriore supporto in grado di assicurare l’efficace controllo, il coordinamento e la supervisione del coinvolgimento della struttura delle Nazioni Unite nella realizzazione dei principi affermati nella Conferenza di Rio. Sviluppi e conseguenze della Conferenza di Rio tra il 1992 e il 1997. Nonostante l’iniziale successo della Conferenza di Rio, i cinque anni successivi sono stati caratterizzati dalla difficoltà nel tradurre in realtà gli impegni presi nel corso del summit. Molti paesi hanno istituito ministeri per l’ambiente oppure consigli a livello presidenziale per lo sviluppo sostenibile, hanno formulato nuove dichiarazioni e strategie di politica ambientale a livello nazionale e hanno riesaminato la legislazione esistente per garantirne la conformità alle Convenzioni di Rio. Tuttavia, la maggior parte dei paesi industrializzati non ha ancora raggiunto l’obiettivo posto dalle Nazioni Unite di impegnare ufficialmente lo 0,7% del loro prodotto nazionale lordo per il sostegno allo sviluppo. La percentuale media di aiuti ufficiali per lo sviluppo nei paesi industrializzati è drasticamente diminuita nel periodo successivo all’UNCED, calando dallo 0,34% del prodotto nazionale lordo nel 1992 allo 0,27% nel 1995. Allo stesso modo il trasferimento di tecnologie e gli investimenti in ambito tecnologico da
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