MC e sostenibilità
Assomac Dossier
la World Meteorological Association (WMO), aveva ospitato la prima conferenza sul clima. Tuttavia, fu solodopo la svoltadel 1988, con la seconda conferenza (1990) dal titolo esplicito, “Our Changing Atmosphere”, che la WMO e il Programma Ambiente delle Nazioni Unite poterono infine formare il “Gruppo intergovernativo di esperti sui cambiamenti climatici” [Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC)]. Alla seconda conferenza parteciparono 300 scienziati e responsabili politici in rappresentanza di 46 paesi e i partecipanti sottoscrissero una risoluzione nella quale si invitavano tutti i paesi del mondo a ridurre le emissioni di anidride carbonica del 20 per cento entro il 2005. Verso la fine del 1988, dopo la testimonianza di Hansen, il primo ministro britannico Margaret Thatcher fu il primo leader mondiale a parlare di cambiamento climatico in un discorso pronunciato quel settembre alla Royal Society. «Per generazioni, abbiamo ipotizzato che gli sforzi dell’umanità avrebbero lasciato stabili l’equilibrio fondamentale degli ecosistemi del mondo e l’atmosfera», sottolineava la Thatcher. «Ma ora è possibile che abbiamo involontariamente iniziato un esperimento di cambiamento epocale con il sistema di questo pianeta». A questo discorso ne sono poi seguiti altri, nel corso del suo mandato, mentre parallelamente, in qualità di Primo ministro, Margaret Thatcher ha sempre sostenuto la ricerca sul clima e ampliato le politiche per la tutela dell’ambiente e per promuovere lo sviluppo sostenibile. La sensibilità dell’opinione pubblica sul problema del riscaldamento globale è via via cresciuta a partire dagli anni ottanta. La valenza scientifica delle ipotesi sul surriscaldamento della terra è stata però sempre sottoposta ad un dibattito molto acceso. Ci sono prove credibili che il cambiamento climatico è reale? Se è vero, quando e come potremo sentire i suoi effetti? Se è vero, che cosa dovrebbe essere fatto, e chi dovrebbe farlo? Queste sono le domande più frequenti nel dibattito pubblico e politico. Il cambiamento climatico è fattore estremamente controverso e il dibattito è spesso acceso, con gli scettici bollati come “negazionisti climatici” e chi si preoccupa per i cambiamenti climatici identificato come potenziale “estremista, pauperista anti-petrolio”. Le tensioni sono palpabili, e il tema
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