G.B. GARBERINI - Pittore
Diomede ed Ulisse retrocedono dal tempio con l’involato Palladio (1841).
Olio su tela, cm. 172x232
Pinacoteca di Brera, Milano (inv. 153).
Con questo dipinto, attualmente in deposito al Compartimento doganale di Ispezione, Garberini ottenne il premio di pittura per l'anno 1841. Il tema è tratto da un passo del Secondo Libro dell'Eneide, esattamente dal racconto del greco Sinone che rievocava l’impresa compiuta da Ulisse e Diomede per impadronirsi della statuetta di Pallade, appunto il PaIladio. Ambientata di notte, tra i radi, soffusi bagliori della città di Troia addormentata, la raffigurazione s'incentra sulla presenza furtiva dei due eroi che, armi alla mano, fuoriescono dal tempio profanato della dea Atena con l'ambito simulacro. Eseguito al termine degli studi accademici, il dipinto rivela nei Garberini mature e notevoli doti compositive, per quanto l’influenza del suo insegnante, Luigi Sabatelli, sia ancora molto evidente, particolarmente nella grandiosità fisica delle due figure principali. Del dipinto esiste una presentazione autografa del Garberini, redatta per la giuria del premio e per la quale si rimanda al testo.
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