Dal saper come fare al saper cosa fare
Capitolo terzo
aprile, informa che “veramente importante e degna di nota è la esposizione di macchine di calzature fatta dalla Ditta Antonio Ferrari di Vigevano.” La strategia perseguita dall’impresa di Vigevano ricalca, fatte le debite proporzioni, quella di Usm e di Moenus che si propongono quali fornitrici di ogni tipo di macchina impiegata nella produzione della calzatura. In tal senso, pur partendo dalla riproduzione delle macchine più semplici impiegate nelle fasi di finissaggio, già nel 1923 la GuidaGenerale dei Calzaturifici edAffini di Vigevano illustra come leOfficineMeccanicheAntonio Ferrari, “prima fabbrica italiana per la costruzione di macchine per calzaturifici”, disponga di un “deposito costantemente rifornito di qualsiasi macchina per calzature” e possa fornire “[i]mpianti completi di stabilimenti per qualsiasi lavorazione meccanica delle calzature; [p]ezzi di ricambio per qualunque macchina del genere; [s]pecialità in fustelle di qualunque tipo e sistema in acciaio inglese di primissima qualità; [f]orniture ed accessori per la lavorazione a macchi na e a mano; [m]acchine per orlatrici e banchi a motore completi.” La scelta di puntare sull’offerta della gamma completa delle macchine per calzature caratterizzerà l’impresa sino alla fine degli anni ’50 quando si orien terà verso la produzione dellemacchine per la lavorazione dei materiali sintetici. Negli anni ’30 la produzione viene estesa amacchine tecnologicamente più com plesse quali le piantatacchi, la graduatrice ed i primi modelli di “Rapid”. In sintonia con la scelta di allargare all’intero territorio italiano la propria influenza, nel 1924 insieme alla SIMCASIA (Società Italiana Macchine per Calzaturifici, Scatolifici ed Industrie Affini), impresa commerciale di Milano con rappresen tanze aNapoli edaTorino, dà vita alla “DitteRiunite SIMCASIA-AntonioFerrari”, sodalizio che si protrarrà sino al 1930. Non può infine essere dimenticato il contributo che la Antonio Ferrari fornisce allo sviluppo del comparto nazionale quale incubatrice di futuri im prenditori. Nell’impresa vigevanese si formano ed hanno la possibilità di matu rare le proprie competenze tecnologiche molti dei tecnici che nel tempo daranno vita a nuove officine, quali la Fratelli Besser, la Comelz, la Gelmini e Manenti ed altre ancora nel secondo dopoguerra. Angelo Ornati Fonderia e Officina Meccanica Le origini della Angelo Ornati Fonderia e Officina Meccanica risalgono alla seconda metà dell’Ottocento. A rendere incerta la data contribuisce anche il fatto che la fonderia di ghisa creata dal cav. Giuseppe Losa a Vigevano in
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