Dal saper come fare al saper cosa fare

DALMARCHIO DI FABBRICAAL MADE IN ITALY

mia e, conseguentemente, il proprio ruolo politico-industriale.

La prima assemblea generale diAssomac viene tenuta il 25 novembre del 1983. Nel suo intervento, Mario Bruggi, primo Presidente dell’Associazio ne, ricorda lo spirito che ha reso possibile la costituzione di Assomac e ribadi sce come l’associazione derivi la sua utilità per la singola impresa proprio dalla capacità di rappresentare realmente un intero settore e non gli interessi di singole parti, per importanti che possano essere. L’Associazione, la cui direzione viene affidata ad Amilcare Baccini, registra sin dall’inizio l’adesione di 111 imprese. Gli eventi che caratterizzano i primissimi anni rappresentano altrettante evidenze della maturità raggiunta dallo spirito associativo fra le imprese meccano-calzaturiere. Dapprima Assomac si emancipa da Anima e, successivamente, entra a far parte come socio di diritto di Confindustria (1986), nel frattempo acquisisce il controllo del Simac (1984) ed entra a far parte del Comitato Fiere e Industria. Se tutto ciò legittima la nuova Associazione rispetto al tessuto econo mico-industriale, ben più rilevante è la legittimazione che le viene dall’adesio ne dei suoi associati. La cultura associativa fra i produttori di macchine per cal zature raggiunge in questi anni la maturazione definitiva. Assomac diviene il luogo del dibattito e, conseguentemente, lo strumento per intraprendere inizia tive politiche a vantaggio dell’intero comparto. Le relazioni annuali dei Presi denti che si succedono alla guida dell’Associazione appaiono importanti forse più per il dibattito interno che rivelano che per le iniziative di politica industria le, pur rilevanti, che propongono. La mutata consapevolezza con cui gli impren ditori meccano-calzaturieri italiani fronteggiano i cambiamenti del contesto competitivo traspare così negli orientamenti strategici di cui, nel tempo, si fanno portavoce i vari Presidenti. Da Mario Bruggi a Giuseppe Barrera le scel te strategiche fatte mostrano di rispecchiare sia le contingenze del periodo sia l’obiettivo di consolidare quanto sino allora costruito. Scorrendo rapidamente gli anni intercorsi dal 1983 è possibile evidenziare come durante il mandato di Mario Bruggi (1984 -1987) l’Associa zione abbia acquisito il controllo di Simac e l’abbia trasformata in uno dei principali strumenti di promozione della produzione nazionale contribuendo a legittimare in modo definitivo l’Italia quale leader nella produzione di mac chine per calzature. Conscio dell’importanza strategica che la gestione auto noma di una Fiera industriale può assumere, Mario Bruggi nella sua relazione

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