ASSOMAC

Fra le macro-regioni calzaturiere, l’Europa Orientale è la più ricettiva e precede l’Asia che ha scavalcato l’Europa Occidentale.

Ottima anche la performance delle macchine per il sintetico con una produzione che è cresciuta del 15% e con un identico +15% all’export. Dopo una lunga serie di anni altalenanti le esportazioni di questo comparto hanno fatto il record di 259 miliardi.

Completano la lunga serie di valori positivi le esportazioni di altre macchine e stampi con un +6,2%, e quelle delle parti di ricambio con +26,5%.

I dati relativi a produzione ed export forniti da Anci, Aimpes, Unic e Unac, sono, infatti, tutti di segno positivo: +11,5% l’incremento, in valore, della produzione calzaturiera (e ben +16,2% l’export), +11,5% quella pellettiera (con un export del 33,8% in più rispetto al ‘99), +40% quella conciaria (ed un export del +44,6%) e +9% la componentistica (+24,5% l’export). E i dati relativi al nostro settore sono in linea con quelli dell’industria manifatturiera: la nostra produzione è infatti cresciuta rispetto al 1999 dell’8,6%, trainata soprattutto da un incremento dell’export del 13,9%. Se si considerano i singoli comparti i tassi medi di incremento sono stati: per le macchine per conceria +19,2%, macchine per calzature tradizionali +6,9%, macchine per il sintetico +15,8% e macchine per pelletteria +18,2%.

ASSEMBLEA GENERALE 28 giugno 2002 RELAZIONE DEL PRESIDENTE: Giuseppe Barrera

Nei primi due mesi di quest’anno il nostro export è “sotto” del 12%. Per le macchine per pelletteria siamo addirittura a –23%! Sarà un caso, ma nel 2001 abbiamo avuto i seguenti risultati: • macchine per calzature: +114% in Cina; +18,5 ad Hong. (l’area cinese si è dunque stabilmente posizionata al terzo posto – dopo Romania e Spagna – nella graduatoria dei nostri clienti internazionali) • macchine per conceria: +40% in Cina; +9% a Hong Kong. Nell’Unione Europea che scende (-6%) è in controtendenza solo la Spagna che mantiene un terzo posto grazie a una crescita del 14%. Sale l’Asia (+17%) con Cina-Hong Kong che insieme rappresentano il mercato di riferimento e con la Cina autrice, da sola, di una notevole performance (+40%). Ma è ottima anche la situazione indiana (+62%). Cede l’Africa (-12%); crolla l’America Settentrionale (-68%) parzialmente compensata dall’America Centro-Meridionale (+6%) con particolare successo dei Paesi aderenti al Mercosur (+23%). Nonostante le difficoltà dell’Africa, sono i Paesi in Via di Sviluppo, con un +16,70% e con quasi la metà del nostro export, a limitare i danni. La struttura della nostra clientela internazionale è quella di sempre: i primi Paesi assorbono il 38%; i primi 10 Paesi addirittura il 53%. I Paesi di riferimento sono, in linea di massima, gli stessi: Stati Uniti, Cina-Hong Kong, Messico, Spagna, Francia, Polonia nostro export di macchine per calzatura continua, ma con qualche risvolto interessante. Al primo posto fra i mercati di destinazione nel corso del 2001 si è issata la Spagna con un +134%, scavalcando la Romania che comunque segna un lusinghiero +26%. Al terzo posto sale la Tunisia (+182%), che sarebbe però superata da Cina e Hong Kong se sommassimo i due valori. E qui è importante osservare che la Cina fa segnare un bel +114% ed anche Hong Kong mantiene un positivo (+18%) Nel 2002 le macchine per conceria avrebbero avuto un aumento dell’export del 7,56%, quelle per pelletteria dello 0,92%. Solo le macchine per calzature con –0,93% e i ricambi con –9,48% darebbero segnali di regresso. L’obiettivo sulla Cina Sull’export abbiamo solo i valori dei primi due mesi: in gennaio vi era stato un crollo del 14,1%; aggregando il febbraio la perdita di esportazione sale al 17,31%. - Nell’Europa Occidentale nel solo anno 2001 si è registrata una diminuzione delle vendite pari al 18%; nello stesso periodo, è stata invece positiva la performance di vendite nell’Europa dell’Est, che ha fatto registrare un aumento del 37% rispetto all’anno precedente. La situazione rimane all’incirca invariata per l’Europa Occidentale tra il 2002 e il 2003, anni in cui non si rilevano variazioni sostanziali rispetto ai precedenti. Mentre, anche l’Europa dell’Est dimostra la sua debolezza con la caduta degli acquisti (-37%) nel periodo compreso fra i primi due mesi del 2002 e del 2003. - In Asia: +17% nel 2001, +7% nel 2002, +5% nei primi due mesi del 2003. Aumenti importanti ma con valori percentuali in diminuzione. - Altri dati contrastanti arrivano dalle Americhe: le vendite nel 2002 verso il Nord America sono state -5% rispetto al 2001; un bell’aumento del 31% di vendite si è registrato verso il Sud America. I primi mesi del 2003 dimostrano invece una sostanziale ripresa delle vendite verso il Nord America (+35%) ed una piccola, ma positiva crescita verso il Sud America (+3%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

ASSEMBLEA GENERALE 27 GIUGNO 2003 RELAZIONE DEL PRESIDENTE: Giuseppe Barrera

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